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SUBIACO E I MONASTERI BENEDETTINI

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Nel Lazio storie di monaci eremiti, abati e santi
From€50€45
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8h
Availability : 12
Napoli o altre città
Alto Lazio - Subiaco
Min Age : 3
Max People : da 14 a 50 partecipanti
Dettaglio del Tour

Il II Libro de “I Dialoghi” di San Gregorio Magno racconta che San Benedetto fondò nella valle sublacense dodici cenobi, abitati da altrettanti monaci. Egli andò a vivere in un luogo poco distante, situato nella villa neroniana, posta sulla riva destra dell’Aniene: questo fu il primo monastero, che si chiamò “San Clemente”.
San Benedetto dedicò a papa Silvestro un altro monastero, che più tardi si chiamerà “Santa Scolastica”. Nel IX secolo fu distrutto dai Saraceni: papa Gregorio IV lo riedificò, Leone IV lo completò e Benedetto VII lo consacrò col nome di San Benedetto e Santa Scolastica.
Nel X secolo, sotto l’abate Leone III, fu costruita una grande e nuova chiesa in stile romanico. Nel secolo XI l’abate francese Umberto edificò il campanile, il dormitorio dei monaci, una sala comune riscaldata e una parte del chiostro con colonne di marmo. Successivamente Giovanni V, considerato l’abate più grande tra tutti gli abati di Subiaco, dotò il monastero di altri locali, che divennero ancora più numerosi sotto l’abate Romano. In questo periodo prese vita il monastero di San Benedetto, ad opera del Beato Palombo che chiese a Romano il permesso di dimorare, come eremita, presso la “sacra grotta”; altri si avvicinarono a lui e, alla fine del XII secolo, si impiantò il primo cenobio, con un priore dipendente dall’abate della sottostante abbazia.
Vi furono, quindi, due monasteri e un’unica comunità (salvo l’interruzione dal 1739 al 1853), che i papi seguirono con grande cura, li beneficarono generosamente e spesso in essi soggiornarono. Tra questi ricordiamo Innocenzo III, Gregorio IX e Alessandro IV. In seguito ad un fatto increscioso, gli abati furono eletti dalla Curia romana: non sempre ciò fu conveniente, tanto che i monaci diminuirono di numero e tra essi vi furono molti nobili, figli cadetti, obbligati ad entrare in monastero e, perciò, insofferenti.
Nel 1363 fu eletto abate Bartolomeo III, di Siena, che, non riuscendo a ridurre a disciplina i monaci, espulse quelli più indocili e invitò altri, di nazioni diverse, a venire a Subiaco. I Tedeschi accorsero e dal 1364 ai primi decenni del 1500 a Subiaco ci fu una comunità europea. Tra il XIV e il XV secolo l’abbazia fu intitolata a Santa Scolastica e il monastero dello Speco si chiamò “San Benedetto”.
Tra i monaci tedeschi arrivarono anche due chierici tipografi Corrado Sweynheym e Arnoldo Pannartz, che, nel 1464, introdussero l’arte della stampa. Nel 1456 nei monasteri di Subiaco fu disposto l’istituto della Commenda; sui monaci, cioè, doveva vigilare un ecclesiastico di nomina pontificia.
Nel 1514 gli abati furono temporanei ed eletti dal capitolo generale della Congregazione Cassinese, della quale i due monasteri erano entrati a far parte. Sotto i Giacobini i monaci dovranno andarsene dall’ottobre 1798 all’ottobre 1799 e sotto Napoleone per cinque anni. Nel 1850 Pio IX chiamò a Subiaco Pier Francesco Casareto con monaci liguri, che riportarono la comunità ad una sequela più rigorosa.
Nel 1915 la commenda fu soppressa. Nel 1944 Subiaco subì i danni della guerra, benché limitati e senza vittime. Oggi è un punto di riferimento per tutti coloro che, sulle orme di San Benedetto, vogliono “cercare Dio”.

Itinerario

Subiaco

Incontro con i signori partecipanti nei luoghi di raduno prestabiliti. Sistemazione in pulmino EGT e partenza per Subiaco, cittadina collinare nell’Alta Valle dell’Aniene. Arrivo e visita guidata del Monastero di Santa Scolastica, il più antico convento benedettino d’Italia, ricavato da edificio appartenenti ad una vicina villa dell’Imperatore Nerone.
Terminata la visita, all’ombra del monastero, pranzeremo insieme nella foresteria benedettina. Senza fretta saliremo poi al Monastero del Sacro Speco, dal Petrarca definito limen paradisi (il confine del paradiso). Inglobando la grotta dove il Santo iniziò il suo eremitaggio, sono state edificate due eccezionali chiese sovrapposte, ricoperte di affreschi risalenti al XIII secolo. Al termine, partenza per il rientro. Fine dei servizi.

Informazioni

Luogo , data ed ora di partenza e di ritorno

7.30: Piazza Medaglie d’Oro – angolo Via Mario Fiore;

8.00: Via Galileo Ferraris (Hotel Ramada)

Condizioni economiche e prenotazione

prezzo 19 persone

€ 57,00

Prezzo 30 persone

€ 55,00

Prezzo 35 persone

€ 52,00

Prezzo 40 persone

€ 50,00

il prezzo include

  • Pulmino E GT/pulmino per tutto il periodo
  • Guida per le visite dei Monasteri
  • Pranzo nella foresteria benedettina
  • Assistenza

Il prezzo non include

  • bevande, mance ed extra di natura personale
  • eventuali altri ingressi
  • e tutto quanto non riportato alla voce “La quota comprende”

Servizi extra - facoltativi

I seguenti servizi extra possono essere prenotati dopo essersi registrati, aver selezionato il pacchetto ed essere entrati nell'area prenotazioni. Il costo di ogni servizio sarà aggiunto automaticamente al budget raggiunto.

Servizi Extra e costo supplementare

  • guida plurilingue
  • transfer extra da luogo privato
  • assistente personale
  • attrezzature di sostegno:bastoni, girello etc...

Sconti o voucher

bambini fino a 12 anni 45 euro
Cosa aspettarsi

Pio II, visitando il Monastero di San Benedetto nel 1461, lo definì “nido di rondini”.
Incassato nella roccia a strapiombo sulla valle sottostante, tale appare al visitatore che percorre il Bosco Sacro. Pareti, volte e scale, perfettamente integrate nella pietra cui si appoggiano, con la loro irregolarità, garantiscono un’autentica suggestione in chi si avvicina per visitarlo.
Composto da due Chiese sovrapposte e da Cappelle e grotte, interamente affrescate in epoche diverse, costituisce un monumento unico, per bellezza e spiritualità, tra quanti la storia della Chiesa e dell’Arte hanno abbondantemente dotato il nostro Paese.

Mappa
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Commenti
  • Un luogo incantevole dove ammiri la bellezza e pace in un unico momento. Sono rimasto incantato da vedere assolutamente
  • Sicuramente è una delle tante meraviglie del Lazio da non mancare di visitare assolutamente. Questo monastero si trova a Subiaco a pochi chilometri da Roma. È un Santuario che ospita la Sacra Grotta di San Benedetto, dove vi passò i primi anni di vita monastica, e pitture ad affresco. Fu eretto intorno all’XI secolo. Si consiglia la visita guidata. Questo non solo per comprendere ciò che si sta visitando, ma anche per ciò che la guida, un parroco benedettino, riesce a trasmetterti in termini di immensa spiritualità. Lo ringrazio ancora per quello che ci ha dato.
  • Il monastero di San Benedetto, con il suo Sacro Speco, è qualcosa di assolutamente meraviglioso. Gli affreschi sulle pareti sono qualcosa di paragonabile alla cappella sistina. Come se non bastassero gli affreschi il luogo è incantevole e veramente suggestivo.
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