L’escursione è adatta ai non vedenti.
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L’escursione è adatta ai non vedenti.
Bomarzo fu antica località etrusca e in epoca tardoromana si chiamò Polimartium.
Vicino Orsini, singolare personalità di uomo d’armi e letterato, nel Cinquecento vi fece costruire un importante Palazzo (oggi sede comunale), e il famoso “Parco dei Mostri” o “Bosco Sacro”.
E’ questo uno dei “monumenti” misteriosi italiani più conosciuti; un luogo veramente interessante e singolare, notevole per i problemi di interpretazione che presenta.
Si tratta in sostanza di un vasto insieme di grandi sculture “rupestri” di età moderna, che raffigurano esseri mitici, oggetti emblematici, architetture simboliche: il gigante che rovescia la donna, il drago e le fiere, l’orco con le fauci abitabili, le sensualissime sirene, divinità fluviali e marine, spazi con suggestive geometrie, la casa dalle mura inclinate, il tempio, ed altro ancora.
Parecchi elementi del Parco sono tuttora visibili, ma molti altri dettagli sono andati probabilmente perduti in secoli di abbandono, compresa l’esatta successione di “lettura” delle figure di pietra sparse nel bosco.
Per il visitatore, i motivi di ammirazione sono parecchi: le colossali dimensioni delle sculture ricavate nella viva pietra, lo strano e stretto connubio fra natura e opera umana, l’aspetto arcano e simbolico dei giganteschi manufatti. Oltre a tutto questo, si intuisce però che l’insieme offre un significato che deve essere decifrato.
Partenza del viaggio organizzato in pulmino EGT Arrivo a Bomarzo e incontro con la guida – Visita del “Parco dei Mostri”, commissionato nella metà del Cinquecento dal Signore di Bomarzo, Vicino Orsini, a Pirro Ligorio per onorare la memoria di sua moglie Giulia Farnese – Le sculture grottesche furono ricavate nei giganteschi blocchi di pietra (peperino) disseminati nella zona – Proseguimento per il Parco Botanico Moutan, una vasta area completamente destinata alla coltivazione e alla vendita delle Peonie: un vero giardino dell’Eden – Pranzo libero o pranzo tradizionale o colazione a sacco opzionali- Trasferimento a Viterbo e visita guidata della città, capoluogo della Tuscia, famosa per il Palazzo dei Papi e per il Quartiere di San Pellegrino, dove si incontrano numerosi edifici preceduti dal “profferlo”: la scala esterna sostenuta da un’arcata, tipica dell’alto Lazio – Partenza in pullman per il rientro.
7.30: Piazza Medaglie d’Oro – angolo Via Mario Fiore; 8.00: Via Galileo Ferraris (Hotel Ramada)
€65
€52
45€
Il giardino è strutturato come un viaggio metafisico a ricordare all’uomo la sua compagine in parte fallace, avvolta nei veli di Maia e dalle false paure e passioni che logorano l’uomo. È luogo di un ritorno al principio e alla natura. Il giardino concepito in tal senso consentiva di recuperare, nell’idea del committente, una sorta d’innocenza paradisiaca perduta. In questo viaggio onirico è suggerita la possibilità, come in una favola, di riscoprire la capacità di meravigliarsi ancora di fronte ai processi dell’essere, cioè i cicli di morte e rinascita, all’alternarsi delle stagioni, al mistero della bellezza intesa come canone spirituale e di essere un tutt’uno con l’universo.