Scopri le bellezze delle zone interne
Il turismo in Campania si concentra maggiormente nelle zone più note come Sorrento, Amalfi, Capri, Ischia, Palinuro e Procida.
Però un pensierino all’aree interne va fatto, anche in vista dell’arrivo dell’autunno, dei funghi e delle castagne e di tutte le eccellenze enogastronomiche Campane
Cominciamo allora a far vedere qualcuna delle attrattive, ovviamente tutte testate dal punto di vista dell’accessibilità in sedia a rotelle.
Partiamo dalla più celebre, la Reggia di Caserta
San Leucio
Non molto distante dalla Reggia di Caserta troviamo il Borgo di San Leucio. Sede nell’800 di una manifattura della seta che esportava in tutto il mondo, ancora oggi è possibile visitare gli antichi macchinari. Per maggiori dettagli è possibile consultare l’aricolo di Maddj Miranda in questo stesso blog.
Santa Maria Capua Vetere
Ci spostiamo a Santa Maria Capua Vetere, l’antica Capua dei Romani. Qui troviamo l’Anfiteatro Campano, il più grande dopo il Colosseo e il Museo dell’Antica Capua, con reperti dall’Età del Bronzo fino al I secolo a.C.
Benevento
E Benevento? Non dimentichiamo la provincia sannita, che all’epoca dei Longobardi era sede di un Ducato esteso su una bella fetta di Italia Meridionale. Vediamo qualche immagine più significativa.
E adesso ci fiondiamo nell’arte contemporanea con la visita all’Hortus Conclusus, l’installazione realizzata dall’artista Mimmo Paladino nell’antico orto del convento dei Padri Domenicani. Le opere di Paladino sono disposte all’interno del giardino in maniera estremamente suggestiva.
Ma non possiamo lasciare Benevento senza uno sguardo all’Arco di Traiano, che è quasi il simbolo della città. Visto da un’angolazione particolare, ed al Teatro Romano, sede di importanti rassegne di spettacoli e concerti.
Pietraroja
Restiamo nella provincia di Benevento ma cambiamo decisamente argomento. Ci rechiamo nel paesino di Pietraroja, ai confini col Molise, dove troviamo il Museo Paleontologico PaleoLab. Un museo multimediale di geologia e paleontologia. L’attrazione più famosa è il fossile di cucciolo di dinosauro, ritrovato in quella zona, a cui è stato dato il nome di Ciro.
Merita una sosta anche una struttura molto particolare, il Giardino Segreto di Airola, dove vengono esposte 14000 specie di piante e svariati animali provenienti da tutto il mondo
Sant’Agata de’ Goti
E dal Giardino Segreto si può facilmente raggiungere un borgo molto particolare, Sant’Agata dei Goti. Di origini romane, ricco di monumenti e di storia e dalle strade agevolmente percorribili anche in sedia a rotelle.
San Marco dei Cavoti
Dal punto di vista enogastronomico la provincia di Benevento si distingue, fra l’altro, per la produzione di vini pregiati (Aglianico, Solopaca, Taburno), del famoso liquore Strega e del torrone. In particolare da segnalare i torroncini prodotti nel borgo medievale di San Marco dei Cavoti, fondato nel XIV secolo da una colonia di provenzali provenienti dalla città di Gap.
Turismo accessibile in Campania: Provincia di Avellino
Chiudiamo questa rassegna della Campania interna con la provincia di Avellino. L’Avellinese è famoso come zona di produzione dei più importanti vini DOCG campani (Taurasi e Greco di Tufo su tutti). Le aziende che li producono offrono in molti casi la possibilità di visite guidate con degustazione di vini e buffet di salumi e formaggi.
Ma un altro motivo, meno profano, che spinge molti turisti a visitare queste zone è la presenza di importanti santuari, fra cui quello più famoso è il Santuario di Montevergine, le cui origini risalgono al Medioevo e che oggi è meta di pellegrinaggi molto affollati e partecipati. Il Santuario è raggiungibile anche con una funicolare che parte da Mercogliano.
Un altra visita a carattere religioso si può fare a Montella, sempre in provincia di Avellino: si tratta del Convento di San Francesco a Folloni, che si vuole fondato da San Francesco nel 1222 nel suo viaggio verso il santuario di San Michele Arcangelo nel Gargano.
Il Convento ospita ancora una piccola comunità monastica ed è sede di un museo e di una biblioteca ricca di manoscritti.
E per chiudere con una nota golosa, ricordiamo che Montella è anche patria di una varietà particolarmente pregiata di castagne, alle quali è dedicata una sagra autunnale.
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